La FODMAP del tesoro
Quante volte avete mangiato cibi apparentemente innocui ma che vi hanno costretti a tenervi ancorati al water o che, peggio, vi hanno disturbato il sonno?
Eppure erano solo melanzane, eppure erano solo spaghetti, eppure era semplicemente frutta, eppure... E pure voi, magari, soffrite di IBS, meglio conosciuta come Sindrome dell'Intestino Irritabile (Irritable Bowel Syndrome). Di cosa si tratta?
La "sindrome dell'intestino irritabile" è un disturbo funzionale gastrointestinale caratterizzato da dolore addominale o, in generale, da un'alterata attività intestinale in assenza tuttavia di una specifica patologia. In alcuni casi i sintomi si manifestano con gonfiore addominale, aerofagia e addirittura diarrea (questo, a detta degli specialisti, può essere dovuto a contrazioni dell'intestino più lunghe del previsto durante la digestione).
Viceversa, in altri casi, avviene esattamente l'opposto, cioè digestione ritardata e comparsa di feci dure e disidratate.
In entrambe le situazioni, l'IBS può addirittura risultare invalidante, compromettere la vita sociale e/o lavorativa (non deve essere carino interrompere una riunione per una capatina veloce al bagno) o rendere quasi impossibili viaggi o spostamenti di breve durata senza avvertire i disagi tipici dei disturbi digestivi.
Eppure erano solo melanzane, eppure erano solo spaghetti, eppure era semplicemente frutta, eppure... E pure voi, magari, soffrite di IBS, meglio conosciuta come Sindrome dell'Intestino Irritabile (Irritable Bowel Syndrome). Di cosa si tratta?
La "sindrome dell'intestino irritabile" è un disturbo funzionale gastrointestinale caratterizzato da dolore addominale o, in generale, da un'alterata attività intestinale in assenza tuttavia di una specifica patologia. In alcuni casi i sintomi si manifestano con gonfiore addominale, aerofagia e addirittura diarrea (questo, a detta degli specialisti, può essere dovuto a contrazioni dell'intestino più lunghe del previsto durante la digestione).
Viceversa, in altri casi, avviene esattamente l'opposto, cioè digestione ritardata e comparsa di feci dure e disidratate.
In entrambe le situazioni, l'IBS può addirittura risultare invalidante, compromettere la vita sociale e/o lavorativa (non deve essere carino interrompere una riunione per una capatina veloce al bagno) o rendere quasi impossibili viaggi o spostamenti di breve durata senza avvertire i disagi tipici dei disturbi digestivi.
Tuttavia, il 70% dei medici trattano tale sindrome con le cure o i provvedimenti sbagliati (chirurgici o farmacologici).
CHI PUO' COLPIRE
Le donne rappresentano la grande maggioranza dei soggetti affetti da IBS (2 su 3 sono infatti di sesso femminile). Il 50% dei soggetti totali, inoltre, riconduce l'inizio della sintomatologia a prima dei 35 anni. Non è detto che non possa insorgere dopo, per la scarsa attività enzimatica a cui siamo esposti con l'avanzare dell'età. A rendere tutto più difficile, ovviamente, ci pensa la grande produzione industriale, dalla quale derivano la maggior parte degli alimenti che consumiamo, i quali non sempre si adeguano agli standard di qualità previsti.
LA FODMAP DEL TESORO
Il termine FODMAP sta per Fermentable Oligo-, Di- and Mono- saccharides And Polyols, cioè mono- di- oligo- saccaridi e polioli fermentabili. Si tratta di un gruppo di carboidrati che comprende fruttosio, lattosio, fruttani, galattani e polioli.
Tali sostanze hanno tre caratteristiche in comune:
Tali sostanze hanno tre caratteristiche in comune:
- sono scarsamente assorbite nell’intestino tenue (gonfiori);
- sono molecole piccole, quindi osmoticamente attive, in grado di richiamare acqua nell'intestino (diarrea);
- sono rapidamente fermentate dai batteri intestinali, con produzione di gas (scorregge).
La dieta FODMAP è stata proposta da Peter Gibson e Susan Sheperd della Monash University di Melbourne e negli ultimi anni è stata oggetta di numerosi studi che sembrano confermare una buona efficacia nel ridurre i sintomi legati a IBS.
Essa si basa su restrizioni alimentari mirate a limitare o eliminare cibi che possano essere fonte di irritazione per l'intestino.
ATTENZIONE: questo non significa che siate allergici e che mangiare dei cavolini di bruxelles vi manderà in shock anafilattico. Bisogna solo tener presente che l'insieme di queste diverse reazioni digestive potrebbero nel tempo alterare la nostra efficienza digestiva.
Ma di quali cibi stiamo parlando?
Ok. Adesso potete morir di fame.
COME COMPORTARSI
Capite anche voi che limitare o addirittura escludere gli alimenti della lista potrebbe risolvere il problema dell'intestino irritabile ma causarne degli altri, in termini di carenze nutrizionali o vitaminiche. Il giusto approccio, dunque, è dato dall'equilibrio fra il sapere e l'essere, imparando a conoscere le nostre debolezze e assecondando il nostro delicato apparato digerente.
Poi, non ditemi che siete intolleranti al glutine o al lattosio. E' solo che certi enzimi sono stronzi per tutti...
fonti e approfondimenti:
http://www.mauriziotommasini.it/la-dieta-fodmap/
http://www.mauriziotommasini.it/dieta-fodmap-i-cibi-da-evitare/
http://www.drschaer-institute.com/it/articoli-specialistici/la-dieta-a-basso-contenuto-di-fodmap-per-la-sindrome-dellintestino-irritabile-1277.html
Poi, non ditemi che siete intolleranti al glutine o al lattosio. E' solo che certi enzimi sono stronzi per tutti...
fonti e approfondimenti:
http://www.mauriziotommasini.it/la-dieta-fodmap/
http://www.mauriziotommasini.it/dieta-fodmap-i-cibi-da-evitare/
http://www.drschaer-institute.com/it/articoli-specialistici/la-dieta-a-basso-contenuto-di-fodmap-per-la-sindrome-dellintestino-irritabile-1277.html
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