Cura Fisica

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Il blues da rientro

No. Non sto parlando di un nuovo genere musicale, né di un gruppo soul-jazz. Sto parlando di stress da rientro o, come lo chiamano gli inglesi, "post travel depression" (PTD).


La "sindrome da rientro dalle vacanze", infatti, è stata di diritto annoverata fra gli stati emozionali (i cosidetti mood) oggetto di studio di psicologi e sociologi. I sintomi sono uguali per tutti e comprendono depressione, ansia, tristezza e apatia, elementi che fanno da preludio a disturbi di tipo somatico quali diarrea, mancanza d'appetito, mal di testa e/o calo dell'attenzione.

La ragione di tutto ciĂ² risiede nella qualitĂ  del "tempo che cambia", riportandoci drasticamente nella quotidianitĂ  dopo aver vissuto giorni di spensieratezza e relax. Gli esperti lo definiscono "tempo analogico" ed è tipico delle giornate trascorse in vacanza, senza impegni, orari o scadenze da rispettare. Differente è, invece, il "tempo digitale", quello lavorativo, per intenderci, fatto di appuntamenti, precisione e puntualitĂ , fonti di stress oltremodo scontate poichĂ© la nostra mente per natura tende di piĂ¹ all'analogico.

L'effetto da blues da rientro viene inoltre esasperato dall'abitudine tutta italiana di andare in ferie ad agosto. Concentrare lunghi periodi di pausa in un tempo ben definito nel corso dell'anno renderebbe infatti ancor piĂ¹ evidente la netta separazione fra tempo digitale (lavorativo) tempo analogico (feriale).

Gli esperti aggiungono che maggiore è la durata della nostra vacanza, piĂ¹ difficile sarĂ  il ritorno alla frenetica vita cittadina. Questo perchĂ©, tornando a casa, realizziamo quanto noiosa e insoddisfacente sia la routine quotidiana, paragonata alle attivitĂ  e agli svaghi che con gioia abbiamo vissuto e condiviso.

Ma niente paura. In fin dei conti, tutto rientra nella normalitĂ . In alcuni casi possono servire alcuni giorni, in altri, ben piĂ¹ gravi, alcune settimane o addirittura l'aiuto di uno psicologo. Una cosa è certa: siamo esseri in grado di adattarci gradualmente ad ogni situazione. Un po' di buona volontĂ  ed è possibile superare ogni trauma.

Riprendere i ritmi quotidiani puĂ² sembrare difficile, ma è una delle cose piĂ¹ banali da fare per innescare i meccanismi di rientro. Se i primi giorni saranno esasperanti, poco alla volta ci convinceremo di non essere piĂ¹ in spiaggia o in montagna, ritornando gradualmente efficienti.
Fissare dei nuovi obiettivi lavorativi e/o personali puĂ² motivarvi e spingervi a rimettervi in riga, entusiasti di raggiungere nuove mete e nuovi traguardi in grado di soddisfare la vostra sete di successo.
Sincronizzare l'orologio biologico con il ritmo scandito dagli impegni lavorativi e dalla sveglia mattutina vi aiuterĂ  a riprendere in mano il controllo del vostro corpo, intorpidito dal dolce far niente. E' ora di rimettersi in marcia.
Buoni propositi e una lista delle cose da fare alimenteranno la vostra voglia di rimettervi in gioco. Siamo noi stessi ad avere la chiave giusta per aprire nuovi scenari nelle nostre vite, basta solo immedesimarsi in se stessi ed identificarsi come l'unica soluzione possibile ad ogni eventuale problema. Se un viaggio si è appena concluso, tanti altri attendono il nostro arrivo.
Non soffocate la nostalgia pur di immergervi nella routine giornaliera. Vi siete divertiti durante le vacanze, è innegabile. Accettate senza riserve il tempo vissuto (tuttavia passato) e siate fiduciosi. Un futuro, impegnato ma altrettanto roseo, attende solo la vostra volontĂ . Bentornati!

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