Cura Fisica

Cura Fisica

Manuale di sopravvivenza per le festività

Molti di voi saranno già in ansia per le cene, i pranzi e i ricchi banchetti che a ridosso delle festività natalizie produrranno eterni attacchi di panico e rimorsi di coscienza. Ricordiamoci, tuttavia, che non si ingrassa fra Natale e Capodanno, ma da Capodanno a Natale. E' nel corso di un anno solare che il nostro impegno e la nostra dedizione possono renderci i risultati sperati ed è anche giusto concedersi, nei limiti del normale, qualche pranzo in famiglia o cena con gli amici.
Di sicuro non avremo la stessa forza di volontà o di rinuncia che ci hanno distinti fino ad oggi, ma se siamo fatti di carne... ben cotta, media o al sangue?

Alcune piccole accortezze, tuttavia, possono limitare i danni di queste settimane all'insegna degli eccessi e delle tavole imbandite, ricordandoci che il piacere di viverci la vigilia di Natale o il Capodanno non è da ricercare esclusivamente in una irrefrenabile voglia di cibo.

Mangiare, partecipare, bere responsabilmente

Onorare la tavola è di sicuro uno dei primi precetti per fare il nostro dovere da ospiti, apprezzando la buona cucina di chi si è gentilmente offerto di proporcela. D'altro canto, è anche vero che lo stesso favore di rispetto può esserci reso dal padrone di casa accettando di buon grado i limiti imposti dalla nostra decenza, motivo per cui un rifiuto non deve necessariamente risultare scortese o inopportuno.
Partiamo dall'idea che il desiderio d'aggregazione è stimolato dalla compagnia, non dal cibo. Questo significa che il nostro senso della misura, quello che abbiamo ascoltato nei mesi precedenti in cui ci siamo allenati e cibati secondo rigore, deve mantenersi tale, permettendoci responsabilmente di godere delle prelibatezze che ci vengono offerte.
Non è necessario fare il bis d'antipasti, il tris di primi e arraffarsi tutte le salsicce della graticola prima che qualcuno ce le rubi. Il dolce può essere monoporzione e il limoncello della nonna può soddisfare il palato senza il bisogno d'alzarsi da tavola ubriachi.
Sarebbe buona norma scegliere fonti proteiche o alimentari senza diversificare troppo (es. carne e/o pesce, pasta e/o pane) dando i giusti criteri di digestione al nostro stomaco che si troverà comunque a fare gli straordinari. Mangiate lentamente, gustandovi i piatti e favorendo l'insorgere del senso di sazietà. Alcuni alimenti comuni (snack, patatine, salatini, ecc.) innalzano la quota calorica senza dare soddisfazione. Evitateli.

Attenzione agli avanzi

In un periodo in cui non si butta via nulla, non dobbiamo necessariamente riempirci lo stomaco pur di vuotare il frigo. Non riutilizzate gli avanzi della sera precedente o del cenone per preparare gli spuntini del giorno dopo, trovandoci a far merenda col cotechino del capodanno. Se siete in tanti, potrebbe essere utile oltre che gentile distribuire ai commensali piccole porzioni di ciò che può essere consumato in esigue quantità nei giorni a seguire. Può essere oltremodo utile preparare quantità di cibo ragionevoli, senza calcolare di dover cucinare per 24 persone quando gli invitati sono una mezza dozzina.
Tutto ciò che può essere congelato, conservatelo. Ci penseremo in un secondo momento (magari a stomaco vuoto e mente fresca).

Divide et impera - Saper scegliere

Di certo, essendo un periodo di festa un po' per tutti, le proposte d'aggregazione saranno veramente tante. Cene di ritrovo fra amici, cene aziendali, pranzi improvvisati e grigliate di circostanza con i vecchi compagni di scuola o del circolo di ritrovo per collezionisti di figurine della Disney.
Se aveste il dono dell'ubiquità sono sicuro che non rinuncereste a nulla. Fortunatamente, non è possibile accontentare tutti, motivo per cui il secondo consiglio che vi do è
scegliere.
La maggior parte delle proposte prevederanno un aperitivo o una qualsiasi degustazione. Come se certi affetti, amicizie o legami possano essere condivisi solo davanti ad un piatto di lasagne o di gnocchi burro e salvia. Siamo animali sociali, non da pascolo. All'ennesimo appuntamento, possiamo proporre ad esempio delle banalissime risate di circostanza rievocando i vecchi tempi. Avete notato che l'italiano medio ha qualche difficoltà a stare seduto intorno ad un tavolo senza avere qualcosa da mangiare o da bere? Sfatiamo il mito, scardiniamo certe abitudini e al prossimo invito chiediamo di ritrovarci per il piacere di farlo, semplicemente, sfamando gli affetti e non l'ingordigia.

Chi si ferma è perduto - C'è sempre un buon motivo per allenarsi

Noi siamo in vacanza, è vero, ma le nostre funzioni vitali continuano ad operare. Battito cardiaco, ritmo del sonno/veglia, funzioni circadiane, digestione. Siamo stati così bene tutti questi mesi, allenandoci, muovendoci, esercitandoci. Abbiamo sperimentato e gustato il piacere della sfida e del successo, fino ad oggi. Perché fermarci e rovinare tutto?
E' ovvio che difficilmente riusciremo a seguire una routine serrata d'allenamenti settimanali, ma vi assicuro che basta poco per mantenere un livello d'efficienza fisica elevato senza dover rinunciare alle capacità che con fatica abbiamo contribuito a migliorare fino ad oggi. E allora, improvvisate.
Organizzate degli allenamenti da 30 minuti, jogging, attività al chiuso, addirittura all'aria aperta, se in questo periodo avete ancora la fortuna di assaporare delle giornate di sole. Molte volte non servono neanche degli attrezzi specifici o dedicati; il nostro corpo reagisce bene ad ogni forma di movimento o stimolo. Lasciate la macchina in garage, fate delle lunghe passeggiate fra le vie addobbate della città, mantenete vivo il vostro sesto senso sportivo. Non fermatevi. In ultima analisi:
muovetevi.

Spesa di bilancio calorico - Controllare le entrate, favorire le uscite

Di sicuro supereremo l'apporto calorico giornaliero previsto dai nostri regimi alimentari e dalle nostre necessità di carburante. Piatti elaborati, condimenti gustosi ma sostanziosi, patatine fritte nell'olio motore e porchetta al girarrosto. Avremo solo l'imbarazzo della scelta.
Nonostante tutto, lasciate operare il buon senso. Vi siete già goduti un pasto, perché non lasciare che il vostro bilancio energetico si stabilizzi nel rapporto fra entrate e uscite e la situazione si ristabilisca prima di ricominciare?
Una buona norma potrebbe essere quella d'osservare delle prolungate finestre di digiuno dopo l'ultimo pranzo o l'ultima cena più ricca, dando tempo e modo al vostro organismo di fronteggiare l'imponente mole di cibo ricevuta, elaborarla ed impiegarla.
Nel corso di questo piccolo e controllato Ramadan, potreste favorire la digestione con delle tisane depurative a base di cardo mariano, anice, finocchio e menta, o stimolare la termogenesi con una calda tazza di tè verde.
Non siate recidivi. Vi siete concessi le vostre libertà? Adesso tornate a ragionare.

Lenticchie e cotechino, auguri e spumante, senza rimorsi

Sono pur sempre giorni di festa. Concediamoceli. Iniziamo a ragionare sul nuovo anno, che sia pieno di buoni propositi, fisici, lavorativi, personali ed interpersonali, in carriera ed in famiglia, guardando verso nuovi ed importanti obiettivi. Di sicuro avremo tanto tempo per risollevarci dai nostri errori, pagare il conto e ricominciare. Del passato ne conosciamo i risultati, il futuro può ancora essere pianificato, ma nell'attesa, godiamoci il presente. 
Buone feste a voi e ai vostri cari, nel segno del ben essere umani.

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