Cura Fisica

Cura Fisica

Tu di che obiettivo sei?

Spesso utilizzata in maniera inappropriata come sinonimo di speranza, desiderio, aspirazione, la definizione poetica che più apprezzo è quella di Steve Smith, batterista statunitense, il quale affermava che "un obiettivo è un sogno con una data di scadenza..."
Peter Drucker nel 1954 nel suo libro "The Practice of Management" ha analizzato queste peculiarità sostenendo che un buon obiettivo deve rispettare cinque caratteristiche, raggruppabili sotto l'acronimo S.M.A.R.T. Analizziamone insieme le parole chiave:

S = Specifico
M = Misurabile
A = Accessibile
R = Realistico
T = Temporizzabile


Specifico (Specific)
Gli obiettivi devono essere definiti molto precisamente, non devono fare riferimento a qualcosa di generico né lasciare spazio ad ambiguità. Ad esempio, un obiettivo come "voglio perdere peso" è un obiettivo troppo generico, per definizione. Come fai a perdere peso? Ci sono molti fattori che dovrai analizzare: smetterla di mangiare dolci, fare più attività sportiva, regolare meglio il metabolismo...
Se un problema presenta molte sfaccettature, suddividilo in più micro-tappe più specifiche da realizzare. "Eliminare i dolci" è un primo passo verso l'obiettivo finale ed è molto più specifico del "voler dimagrire", implicando così un'azione diretta, specifica.

Misurabile (Measurable)
Deve essere facile capire se un obiettivo è stato raggiunto o quanto manca al suo raggiungimento. La misurazione deve poter avvenire senza equivoci e in qualsiasi momento. Porsi come obiettivo "essere felice" non è molto misurabile. Come fai a misurare oggettivamente quanto ti manca per raggiungere la felicità?
Cerca di capire più concretamente cosa può renderti soddisfatto della tua vita e prova a misurarlo. Se ciò che ti rende felice è riuscire a vedere più spesso il tuo partner, organizza meglio i tuoi impegni durante la giornata e a fine mese conta le occasioni in cui siete riusciti a frequentarvi. Hai appena reso un obiettivo misurabile!

Accessibile (Assignable)
Quando ti assegni un obiettivo, ricordati che deve essere pensato in funzione della tua persona e non di altri. Per farlo rifletti sugli strumenti che hai a disposizione, come capacità, risorse e buona volontà, ad esempio. Se sai che studiare non è il tuo forte, devi tenere conto di questa tua limitata capacità di assimilare i concetti nel definire l'obiettivo, evitando di andare incontro ad un fallimento certo. Ognuno ha dei punti di forza e delle aree di miglioramento. Calibrare i propri obiettivi prendendo come paragone una terza persona non è la soluzione ideale.

Realistico (Realistic)
L'obiettivo non deve essere un'utopia, ma un qualcosa di realmente raggiungibile. Dev'essere abbastanza ambizioso da stimolare la tua voglia di successo, ma al tempo stesso non eccessivamente, tale da demotivarti ad agire. Per quanto si possa essere motivati e coerenti, perdere 40kg in una settimana è decisamente poco realistico, no?
Un obiettivo del genere ti porterà più delusioni che soddisfazioni, con il rischio di trasformare la tua volontà in demotivazione. Cerca di porti degli obiettivi realizzabili, quando li avrai raggiunti potrai di volta in volta puntare sempre più in alto.

Temporizzabile (Time-Related)
Attiene all'ottica temporale, ossia definire una data di scandenza entro la quale è possibile raggiungere l'obiettivo. E' importante ricordare di darsi il tempo necessario, non si può pensare di raggiungere obiettivi ambiziosi in tempi strettissimi. D'altra parte, occorre anche definire un limite massimo oltre il quale non andare, altrimenti si rischia di cadere nella procrastinazione.
Bisogna ricordarsi però di non andare in contrasto con il criterio dell'essere realistici. Prevedere, ad esempio, di dare tutti gli esami universitari in un'unica sessione è piuttosto irrealistico e ha come conseguenza quella di portare delusione e demoralizzazione.

Quelle appena riportate sono le cinque caratteristiche basi di un target, le caratteristiche che demarcano nettamente la differenza tra un sogno/desiderio e un obiettivo concreto. Spesso le persono si pongono degli obiettivi, come ad esempio i buoni propositi dell'anno nuovo che poi, in un modo o in un altro, vanno a finire nel dimenticatoio. Si parte carichi, motivati, poi ad un certo punto è come se ci si fosse dimenticati il perché lo avevamo scelto...
questo perché l'obiettivo posto è carente almeno in una delle caratteristiche principali appena descritte.



Tratto dal mensile "La Palestra" - Elisabetta Pea (maggio/giugno 2016)

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