Bodybuilding Nostalgie - Come eravamo

Anche la più impervia delle scalate inizia con il primo passo. E non sempre i primi passi si susseguono nella maniera giusta. Inciampare però fa parte del percorso e ad ogni caduta rialzarsi distingue la realtà dalla fantasia, chi la vive e chi la subisce.

Volevo condividere con voi anni di prove ed errori, tentativi mal riusciti di un lungo cammino scandito sempre dalla buona volontà di proseguire, desiderando condizioni sempre migliori di soddisfazione e appagamento personali.

Appena 15enne, in una stanza abbastanza piccola da accogliere poche macchine isotoniche fatte di corde e tubi quadri, tra manubri sgangherati e uno stereo a cassette, qualche fibra muscolare tentava timida di contrarsi, nella maniera più sconclusionata possibile, tirando a fatica pesi da scaricatore di porto.

Ricordo che la mia prima concezione di dieta prevedeva per cena pollo macinato... imbottito in un panino al latte con ketchup, maionese, Emmenthal e cipolla. Mezz'ora prima dell'allenamento, beverone con latte, Nesquik e banana frullata e per la colazione del mattino come rinunciare ai Pan di Stelle?

Il mio primo traguardo fu rinunciare al ketchup.

Fra le varie tragedie, avevo anche i capelli lunghi. I peli sotto le ascelle però erano molto virili.

I primi anni, trascorsi senza troppo stimolo o impegno, non si rivelarono decisivi, data la cattiva gestione dei pochi parametri necessari all'ottenimento di un risultato decente. Qui avevo 16 anni.

In una posa fiera e storta quasi quanto la Torre di Pisa, un accenno timido di deltoide e forse un alito di bicipite erano nati da un'immatura spinta ormonale, forse più brufoli che muscoli, ma certi meccanismi richiedono tempo e pazienza.
Ricordo che iniziai a scrivere un diario virtuale su un Forum di Bodybuilding che ho il piacere di citare (www.bbhomepage.com). Questo fu il mio primo abbozzo di "dieta":

-Colazione (corn flakes e latte di soia)

-Spuntino (yogurt magro)

-Pranzo (Pasta condita e carne)

-Merenda (banana frullata e latte di soia)

-Cena (Non manca mai il petto di pollo o tacchino, qualche formaggio e le verdure che passa il convento)

Dopo due anni i capelli erano ancora arruffati, ma in palestra avevamo già il lettore CD e gli allenamenti davano i loro frutti dietro gli stimoli di Hit Mania Dance Champions. Avevo sostituito la pasta con il riso.

Agosto 2010. Tostato come un arachide, cercavo la formula magica per la definizione da spiaggia. Le soluzioni più ovvie furono aggiungere 30min di tapis roulant a fine allenamento, rinunciare al Magnum alle mandorle la sera e sostituirlo con un Polaretto al limone.

A distanza di 4 anni, posso ben dire di aver iniziato a muovere le mie pedine, i primi passi, quelli che servono per inciampare ed imparare di conseguenza, così come accade in ogni attività, settore, circostanza o situazione della vita. Io, nel mio piccolo bunker, sperimentavo, scaricavo programmi e diete da internet, senza un perché, ma sapendo di sbagliare per il solo gusto di farlo.

Agosto 2012. La maionese non va bene, togli il ketchup, niente pasta condita, riso, compra un bilancino da cucina, niente olio in padella, il petto lontano dalle spalle, le gambe lontane dal dorso, 30min di salto con la corda due volte a settimana, la domenica corsa all'aperto, per la colazione mi hanno consigliato gli albumi. Forse un pizzico di coscienza, l'incoscienza arriverà negli anni a seguire, ma ormai l'idea è nata e sta maturando.

Agosto 2014. L'incoscienza si è palesata ma alla fine, si sa, è per merito del rischio che ci si pone un gradino più in alto della propria mediocrità. La mia mediocrità si è sviluppata negli anni fino ad esplodere per 5min sul palco del Triveneto, in occasione della mia prima gara Juniores, coronando un'ambizione lunga 10 anni, alimentata da una passione viscerale verso cose che ancora oggi faccio fatica a concepire.

Questo post, nella goliardia di chi sa prendersi in giro (perché, oggettivamente, ci vuole del coraggio a pubblicare certe foto di nudo con certi capelli e certe mutande), si colloca come pietra BILIARE nel mio fegato, perché non so nel corso di tutti questi anni quanti polli ho mangiato per togliermi dei sassolini dalle scarpe. Come pietra MILIARE, invece, la fisso nel mio cuore, testimoniando a me stesso il raggiungimento di tappe che da tempo ho sognato e rincorso.
Suppongo che, alla fine, questo sia per me un nuovo punto di partenza...